Conto corrente estero: in quali Paesi conviene aprirlo

Conto corrente estero: in quali Paesi conviene aprirlo

Il conto corrente estero nell’immaginario comune è sinonimo di illegalità o comunque dell’intenzione di una persona di evadere le leggi italiane per quanto riguarda la gestione del fisco e del sistema tributario. Vediamo dunque di capire che cos’è un conto estero e soprattutto in quali paesi è conveniente aprirlo.

Il conto corrente aperto all’estero

Innanzitutto, è indispensabile chiarire che dal punto di vista legale non si commette alcun illecito nell’apertura di un conto corrente all’estero. Infatti, ogni cittadino ha facoltà di scegliere una banca ubicata su territorio straniero per depositare i propri risparmi o comunque avere a disposizione delle risorse da utilizzare al di fuori dei confini italiani. Tuttavia, se da un lato non è illegale, dall’altro bisognerebbe sempre dichiarare al fisco nazionale l’apertura in maniera tale da pagare le tasse previste. Non dichiarare un conto estero è eticamente sbagliato ed inoltre, potrebbe comportare non pochi problemi tenendo conto che oggi c’è il sistema CSE che prevede uno scambio automatizzato di informazioni tra Paesi firmatari. In pratica, le principali nazioni del mondo hanno deciso di collaborare per contrastare il fenomeno dei conti correnti illegali che servono per spostare enormi quantitativi di denaro per eludere il fisco e non solo. Dunque, con l’avvento di questo nuovo sistema appare evidente come l’apertura di un conto all’estero e in Italia siano la stessa cosa, perché comunque lo stato estero andrà a dichiarare all’Italia l’apertura riportando tutti i dati necessari per le verifiche degli organi competenti.

Perché si apre un conto corrente estero

Ci sono diverse ragioni per cui può essere vantaggioso aprire un conto corrente all’estero. In particolare, i tanti italiani che hanno interessi affettivi e professionali in altre zone del mondo, hanno necessità di un conto per l’utilizzo delle proprie risorse. C’è da tenere in considerazione che la procedura burocratica necessaria per l’apertura di un conto corrente all’estero può variare in maniera significativa da paese a paese. Alcuni sistemi burocratici e fiscali richiedono al titolare del conto giustificazioni per poter dare il nulla osta all’apertura, come un contratto d’affitto di un immobile, una polizza assicurativa o un investimento fatto in quel paese. Qualora non dovessero sussistere una di queste situazioni, molto probabilmente la banca potrebbe negare l’apertura del conto.

Quali sono i paesi più convenienti nei quali aprire un conto estero

In ragione dei possibili vincoli e delle problematiche dal punto di vista burocratico, è fondamentale farsi consigliare da consulenti esperti, come danielepescaraconsultancy.com scegliere con attenzione il Paese presso il quale aprire un conto corrente estero. Tra quelli più virtuosi sotto questo punto di vista c’è la Svizzera che da sempre viene considerata un paradiso fiscale per eccellenza o quantomeno prima del 2016. Infatti, il conto corrente di fatto veniva secretato al portatore per cui nessuno poteva avere informazioni in merito e non c’era modo di sanzionare eventuali illeciti. La situazione però è cambiata dal 2016, anno in cui anche la Svizzera ha preso parte a quella riforma di cui abbiamo parlato in precedenza e quindi è venuto meno l’anonimato. Brasile e Serbia sono paesi da tenere in considerazione. Infatti, qui c’è un discorso legato a un cambio decisamente interessante che permette di effettuare un’operazione di tutela del proprio patrimonio perché il valore del denaro è differente. Tra le altre nazioni che offrono ancora oggi una certa protezione per i conti esteri ci sono i più famosi paradisi fiscali come le Isole Cayman, le Bahamas, le Isole Vergini, le Seychelle oppure Andorra e Malta. Tuttavia c’è da considerare un aspetto controproducente ossia, siccome le banche di queste zone sono inserite in una black list del sistema Swift, chi riesce a depositare del denaro non potrà mai utilizzarlo presso altre banche oppure in altri paesi del mondo. Inoltre c’è anche una questione legata ai tantissimi controlli che ormai vengono effettuati nei confronti persone che hanno a che fare con questi contesti.

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